La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 7 ottobre 2015

ARRESTATO IL RAPINATORE DI CASA ZINZI - AVEVA PERPETRATO AI DANNI DELLA FAMIGLIA IL MISFATTO

Nel contesto delle indagini relative alla individuazione di autori, mandanti e compiici della rapina pluriaggravata e contestuale sequestro di persona, commessi, in pieno giorno, all'interno dell'appartamento della famiglia ZINZI, sita nel centro abitato di Caserta nel giugno di quest'anno, in data odierna la Squadra Mobile presso la Questura di Caserta ha posto in esecuzione il decreto di fermo emesso dalla Procura di S.M. Capua Vetere che sta coordinando le indagini. In particolare, il decreto di fermo è stato eseguito dalla Polizia di Stato di Caserta nei confronti dello straniero BODA Andrej (Repubblica Slovacca), in Italia senza fissa dimora. A carico dello stesso BODA si ritiene essere stato raccolto un compendio gravemente indiziario, in ordine alla sua partecipazione, insieme ad altri due compiici, alla commissione della rapina di cui sopra, in occasione della quale una giovane madre veniva sequestrata insieme alla figlia di pochi anni e sottoposta a crudeli sevizie da parte di tre uomini, originari dell'Est Europa che volevano indurla a rivelare la combinazione della cassaforte dell'appartamento. Le attività investigative, avviate subito dopo la commissione del grave fatto delittuoso dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinate dalla Procura di S. Maria C. V., permettevano, nella immediatezza di individuare "la basista" della rapina nella collaboratrice domestica delle vittime, TURDUGULOVA Aiperi, nata in Kirghizistan nel 1992, nonché l'ideatore ed organizzatore dell'assalto. Nei loro confronti, la Procura di S. Maria C. V. adottava tempestivamente di provvedimento di fermo, che, mentre veniva immediatamente eseguito solo nei confronti della donna e non anche nei riguardi del coindagato, di nazionalità georgiana. Quest'ultimo, che utilizzava falsi documenti lituani, si è dato alla latitanza, riparando all'estero sin dai giorni immediatamente successivi alla rapina. Successivamente, le indagini consentivano di identificare una seconda complice, la connazionale KURUCHBEKOVA Nargiza, nata il 19.09.1986 a Bishkek (Kirghizistan), nei cui confronti, il 20 giugno, la Procura della Repubblica di S. Maria C. V. (CE) adottava il provvedimento di fermo. Il quadro indiziario acquisito dagli inquirenti a carico delle due donne risultava solido tanto da superare il vaglio del Tribunale del riesame; le stesse sono, allo stato, detenute per questa rapina. Le attività investigative proseguivano, ampliandosi alla potenziale cerchia di persone, prevalentemente cittadini dell'est Europa, che avevano mantenuto rapporti con il latitante e le sue compiici antecedentemente al fatto delittuoso, permettendo di individuare uno dei due compiici proprio in BODA Andrej. L'uomo è stato individuato a Napoli, mentre si accingeva ad abbandonare definitivamente il territorio nazionale nel timore di essere arrestato dalle forze di polizia. Peraltro, egli veniva trovato in possesso di una carta di identità rilasciata dalla Repubblica Slovacca risultata alterata