La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 1 ottobre 2015

GRUPPO ZAGARIA - ORDINANAZA PER ARCHIETETTO E SORELLA DI MICHELE ZAGARIA - ERANO I GESTORI PER CONTO DI MICHELE ZAGARIA

In data odierna, è stata data esecuzione, a cura del ROS di Caserta, del Nucleo investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e della Squadra Mobile di Caserta, ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone, ritenute dal GIP gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa — clan dei Casalesi — gruppo ZAGARIA, di concorso esterno in associazione mafiosa, di favoreggiamento personale, di intestazione fittizia di beni e di ricettazione, tutti aggravati dalle finalità mafiose.
Le ordinanze cautelari riguardano alcune vicende che il GIP qualifica come esiti delle investigazioni condotte nei confronti del segmento mafioso "degli ZAGARlA” e, in particolare, dell’architetto NOCERA Carmine Domenico, di CAPALDO Filippo, dell’imprenditore edile NOBIS Francesco e di ZAGARIA Gesualda.
Nella specie, il GIP ha osservato — nel titolo cautelare - che le attività di indagine (basate su attività di intercettazione, sui servizi di osservazione e sulle dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia), hanno permesso di accertare come NOCERA Carmine Domenico abbia incontrato, piu volte e durante la sua latitanza, ZAGARIA Michele, fornendo un costante apporto al clan e predisponendo il contratto di locazione delle abitazioni occupate dal latitante ma formalmente locate al suo vivandiere RESTINA Generoso. Inoltre, afferma il GIP, su preciso incarico di ZAGARIA Carmine, fratello di Michele, lo stesso NOCERA curava la fittizia intestazione di un’abitazione sita in Casapesenna occupandosi anche de1l’istruttoria iinalizzata al rilascio di un’aut0rizzazione a costruire, e della realizzazione, nello stesso immobile e ad opera del NOBIS Francesco, di un bunker successivamente ivi rinvenuto. Da ultimo, l’architetto, originario di Casapesenna ma omnai residente a Caserta, manteneva contatti con gli altri esponenti del clan, fra i quali CAPALDO Filippo e FONTANA Giuseppe.
Relativamente alla famiglia maiiosa "degli ZAGARlA", il GIP ha affermato che CAPALDO Filippo, in un primo momento, ovvero durante il periodo di deterizione, riceveva ed inviava messaggi c direttive, concementi 1’andamento del clan, la sua organizzazione iinanziaria e le nuove afilliazioni. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel marzo 2012 e seguita alla cattura di assumeva il ruolo di attuale cape del clan, provvedendo alla sua ricrganizzazione, a curare i rapporti con le altre famiglie mailose, a gestime le iinanze ed a mediare i conflitti intemi.
Nell’0rdinanza, infine, il GIP afferma che ZAGARIA Gesualda, sorella di Michele, é risultata essere il collettore fra il contesto mafioso casalese e gli altri componenti della famiglia ZAGARIA, con il compito di ricevere i proventi del delitto di cui all’art. 416 bis del C.P. e provvedere alla loro distribuzione, garantendo cosi la conservazione del clan e la presenza dello stesso sul territorio.
ELENCO DESTINATARI PROVVEDIMENTI CAUTELARI IN CARCERE :
1. CAPALDO Filippo, nato a Caserta il 17.12.1977;
2. NOBIS Francesco, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 04.02.1964;
3. NOCERA Carmine Domenico, nato a Villa Literno (CE) il 29.10.1968;

4. ZAGARIA Gesualda, nata a Casena il 03.08.1966