La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 1 ottobre 2015

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL PORTAVOCE DELLE ASSOCIAZIONE - LE ASSOCIAZIONI" LA CONSERVATORIA E' UN BENE STORICO E NON SI TOCCA

Comunicato Stampa Associazioni Civiche S. Maria C.V.
Negli ultimi giorni vi è stato un grande affannarsi per le sorti della “Conservatoria dei Registri Immobiliari” di Santa Maria Capua Vetere, minacciata di essere trasferita in Caserta, per motivi ancora non molto chiari.
Noi delle associazioni che abbiamo contribuito, in modo determinante e come tutti sanno, alla nomina del nostro sindaco ed alla nascita dell’amministrazione in carica, abbiamo il diritto dovere di chiarire la nostra posizione in merito e far conoscere a tutti quali sono state le nostre iniziative di fronte a questo avvenimento che ha dell’inverosimile.
Innanzitutto vogliamo ricordare come e quando nel nostro programma elettorale abbiamo parlato di gioielli di famiglia e abbiamo inserito tra questi anche gli uffici della “Conservatoria dei Registri Immobiliari”, non per far numero, ma perché trattasi veramente di un gioiello per una città storicamente tanto conosciuta e tanto ammirata.
Questi uffici, secondo la normativa vigente, sono incaricati “…. dell’esecuzione delle formalità prescritte per la conservazione delle ipoteche e per la consolidazione delle mutazione delle proprietà dei beni stabili ….” … in breve tengono un monitoraggio continuo sui trasferimenti di proprietà di tutti gli immobili e di eventuali debiti ad essi legati.
Funzione indispensabile per uno stato civile.
Di ciò e della sua necessità, già, oltre duecento anni fa, il grande Napoleone si rese conto e nel corso delle sue scorribande dalle Alpi alle Piramidi trovò il tempo di conquistare il regno delle due Sicilie. Da grande condottiero e… grande amministratore pubblico, emise il Codice Napoleonico e quindi una serie infinita di decreti tra cui ricordiamo solo quello del 27/6/2008 n°99.
In forza di questi provvedimenti legislativi nasceva in Santa Maria Capua Vetere la città giudiziaria con i suoi uffici e con tanti altri uffici ad essi connessi. Tra questi la “Conservatoria dei Registri Immobiliari”. Successive variazioni di potere quale l’era borbonica, savoiarda, di regime mussoliniano ed infine quella repubblicana non hanno mai modificato la struttura e, nello specifico, l’ubicazione di questi Uffici giudiziari e di questa Conservatoria, strettamente connessi tra di loro per ovvi motivi di funzionalità giuridico – amministrativa.
E qui purtroppo nel 2015 succede una cosa tipicamente italiana. Un “grazioso” importante funzionario e dirigente compartimentale pubblico, pretendendo di aver capito tutto della spending review, in materia di riduzione della spesa pubblica, interpreta a modo suo una circolare ministeriale che demanda ai dipartimenti alcune riflessioni operative.
Si, si tratta proprio di una circolare esplicativa sulla spending review.
Il dirigente disattento decide di trasferire a Caserta la Conservatoria dei registri immobiliari. La montagna ha partorito il topolino. Nientemeno che quanto non hanno ritenuto giusto fare in duecento e più anni di storia famiglie reali, duchi e lo stesso stato repubblicano, oggi un dirigente pubblico può con una semplice sua disposizione trasferire l’ubicazione dei nostri uffici ipotecari in un’altra città.
C’è forse qualche dietrologia o c’è solo una cattiva conoscenza della valenza giuridica di una circolare, che per sua natura non è annoverabile né tra le norme primarie né secondarie, ma resta una disposizione utile per chiarire punti controversi e che nella sostanza resta comunque sempre una circolare.
Il putiferio che ne è nato ha fatto si che già girano sul WEB le immagini della nuova ubicazione e come tutti possono vedere si tratta di locali assolutamente inidonei perché fatiscenti, umidi ed insufficienti e, cosa ancor più grave non sono ubicati nella stessa città dove da duecento anni operano gli uffici giudiziari, contravvenendo, da sprovveduto, e disattendendo ad altra norma che non possiamo non citare.
Trattasi della legge 18 giugno 2009, n°69, che al secondo comma dell’art. 64 testualmente recita “Sono in ogni caso confermate e restano nelle loro attuali sedi le sezioni staccate operanti in città sedi circondariali di tribunale”.
Quale ulteriore inutile precisazione di fronte ad una verità giuridica così pacchianamente ignorata da funzionari pubblici di grado superiore. Forse qualcuno pensava di arrotondare lo stipendio già di per se cospicuo ? Non vogliamo credere questo, ma vogliamo che chi ha sbagliato corregga il tiro e rientri nei ranghi. Altrimenti non ci resta che chiamare il grande Napoleone, che in modo o nell’altro sicuramente si esprimerà in questi termini. “IO VE L’HO DATA E GUAI A CHI LA TOCCA.
Per concludere, la proposta delle associazioni, sempre vigili su quanto è la vita di questa città ed in uno con quanto ha fatto e sta facendo il sindaco siamo per una difesa a spada tratta contro ogni azione che vada nella direzione del trasferimento a Caserta della Conservatoria dei registri immobiliari. Per noi è giusta e percorribile l’idea di ubicare tutti gli uffici citati nell’area monumentale del ex carcere di piazza San Francesco, previo concessione di disponibilità da parte dell’università (di tanto l’ottimo rettore ha già dato per vie informali una concreta disponibilità sensibile alla delicata questione).
Vogliamo precisare, senza esaltare oltre ogni merito la validità della nostra proposta, che abbiamo corredato la stessa con una robusta documentazione, già in possesso del sindaco. La struttura pubblica in argomento è un vero monumento ed è degnamente idonea a custodire migliaia e migliaia di registri e faldoni (la maggior parte dei quali scritti a mano), documenti storici, certificazioni di ogni genere e quanto altro é patrimonio culturale di questa città.

Santa Maria Capua Vetere, oggi 29 settembre 2015
Dott. Nicola Cantone
Portavoce delle Associazioni