La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 23 febbraio 2018

APPELLO AL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO ON. LE MATTEO RENZI PER UN RILANCIO DELLA POLITICA SAMMARITANA E DEL LAVORO PER I CITTADINI CON IL RITORNO DELLE INDUSTRIE A SANTA MARIA C.V. (dopo la perdita di 10.000 posti di lavoro)



Al segretario del Partito Democratico On.le  Matteo Renzi 
                                       e p.c.  Al Ministro di Giustizia 
                                                     On.le Andrea Orlando 
                                       e p. c. On. Camilla Sgambato 
                   e p. c.  al Circolo del Partito Democratico 
                                         di Santa Maria Capua Vetere 


     Illustre Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, siamo una comunità che fa parte della Città di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta, territorio ricco di realtà storiche, archeologiche e culturali, come l’Anfiteatro Campano, il Mitreo, il museo archeologico e tante altre testimonianze risalenti all'antica Capua. 
La nostra città fino a qualche decennio fa era conosciuta, oltre che per il suo patrimonio storico e culturale, anche per essere uno dei poli economici piú fiorenti della Provincia di Caserta grazie alle sue importanti e numerose attività produttive e industriali che, come poche altre realtà dell'epoca, non conoscevano crisi e difficoltà, assicurando così migliaia e migliaia di posti di lavoro sul territorio. 
In un momento così difficile per l'economia internazionale, lo sviluppo delle attività economiche deve essere l'interesse prioritario per l’amministrazione pubblica per la tutela del prestigio, delle capacità e delle risorse locali. 
Da tempo stiamo cercando di porre l’accento su ciò di cui abbiamo veramente bisogno: il rilancio delle zone industriali, quelle che creano posti di lavoro veri e non precari come quelli dei centri commerciali che fagocitano i piccoli negozianti della città. 

Le scriviamo in occasione della prossima competizione elettorale del 4 Marzo c.a. con la speranza che possa onoraci con la Sua presenza nella nostra città sammaritana per farle conoscere il nostro territorio, le nostre preziose eredità storiche, archeologiche e culturali nonché le aree industriali dismesse che siamo riusciti a preservare dalle spregiudicate speculazioni edilizie per il futuro dei nostri figli. 

Questa politica del malaffare ha giá portato via dal territorio la Finmek, l’ultima nostra grande industria, il cuore produttivo di Santa Maria Capua Vetere, e se aggiungiamo poi anche la chiusura dell’ATI, il tabacchificio, abbiamo il quadro completo della crisi di una intera cittadina e della sua provincia. 

Quando le fabbriche chiudono, di conseguenza, trascinano con sé l’intera economia locale; negozi che vanno in crisi, con esercenti e artigiani che falliscono, soffocati dai debiti. E con la disoccupazione dilagante nasce la delinquenza: scassi, scippi, sparatorie, estorsioni, strozzinaggio ma anche gesti estremi e inconsulti da parte dei disoccupati. 

Si sente forte la necessità di una nuova politica tesa alla realizzazione di case popolari per far sì che i giovani possano, con una maggiore serenità, riuscire a divenire pilastri della società attraverso il suo nucleo essenziale che è la famiglia.   

La Sua visita nella nostra città rappresenterebbe altresí un nuovo impulso per la politica sammaritana del Partito Democratico di cui il Ministro di Giustizia On.le Andrea Orlando ci onora, insieme alla nostra concittadina On.le Camilla Sgambato, già molto attiva sul territorio e che si è contraddistinta nella passata legislatura nell’affrontare con grande impegno tematiche importanti promuovendo le considerevoli azioni del Suo governo a favore dell'occupazione, dei giovani e del sociale. 
            

                                                                      Distinti Saluti
                                                            Ferdinando FUSCO
                                                 Portavoce  Antica Capua


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È stata favorevolmente recepita dal segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi e dall'Onorevole Camilla Sgambato, sempre attenta alle tematiche occupazionali, la lettera aperta a firma di Ferdinando Fusco, quale portavoce della Pro Loco Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere, riguardo le prospettive future delle aree industriali dismesse ricadenti sul nostro territorio e passate indenni attraverso continui tentativi di speculazione da parte dei privati.
Si tratta di una questione che negli anni la deputata Sgambato ha sempre affrontato con grande impegno ed efficienza, consapevole che, responsabilizzando il governo centrale a puntare sugli investimenti a favore delle piccole e medie imprese, lo sviluppo industriale territoriale potrebbe essere veramente il motore per la ripartenza non solo della nostra città ma dell’intera provincia.
Scuola, recupero giovanile, formazione, occupazione, nonchè diritto alla casa, sono stati, infatti, le priorità lineari della Sua agenda parlamentare, ben consapevole che con questo spirito si costruisce una strategia di lungo respiro e si può contribuire a un reale processo di cambiamento e necessaria riqualificazione per la nostra città e per il nostro territorio.

ESORCISMO GATE - LA PROCURA CON LA SQUADRA MOBILE EMETTE ORDINANZE PER IL SACERDOTE, FAMILIARI E DIRIGENTI DELLA POLIZIA DI STATO

Nel corso della mattina odierna, la Squadra Mobile della Questura di Casetta, su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di: - BARONE MICHELE, nato a Caserta il 20.2.1976, sacerdote appartenente alla diocesi di Aversa - attinto dalla misura cautelare della custodia, in carcere; - SCHETTINO Luigi, nato a Caserta il 28.5.1978, dirigente della Polizia di Stato - attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari; - TRAMONTANO Cesare, nato a Maddaloni il 26/10/1967 - attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari; - CARANGELO Lorenza, nata a Maddaloni il 25,2.1970 - attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari; Le indagini, dirette dalla Procura e affidate alla Squadra Mobile della Questura di Caserta, hanno consentito di stigmatizzare un contesto criminale inquietante, che vede quale protagonista il sacerdote Michele BARONE, appartenente alla diocesi di Aversa. Questi, agendo senza l'autorizzazione del Vescovo diocesano e, dunque, in totale spregio delle regole e delle prescrizioni dell'organizzazione clericale, ha perpetrato su numerose donne - tra le quali la minore T.A. e la giovane C.R. - medievali e brutali riti esorcisti, le cui modalità esecutive hanno concretizzato la realizzazione delle fattispecie incriminatrici della violenza sessuale aggravata e dei maltrattamenti in famiglia. In particolare, il BARONE, ingenerando nelle giovani donne la convinzione di essere possedute dal demonio, ha carpito la loro buona fede e le ha sottoposte a trattamenti disumani e profondamente lesivi della loro integrità fisiopsichica, nonché della loro dignità. Infatti, nel corso di "quotidiani" riti di liberazione e purificazione dell 'anima, sia T. A., sia C.R., nonché, numerose altre vittime, sono state violentemente percosse, brutalmente ingiuriate^ costantemente minacciate e costrette a subire, contro la loro volontà, atti sessuali, consistiti in | palpeggiamenti in zone erogene, nella sottoposizione forzata a denudazione e nella aberrante prassi di dormire, nude, insieme al prete e alla sua amante. Inoltre, sempre su indicazione del sacerdote, le giovani donne sono state costrette a sospendere i trattamenti farmacologici cui erano in precedenza sottoposte per gravi patologie da cui erano affette e, addirittura, sempre a seguito di dictat del prelato, hanno sospeso la normale alimentazione e si sono nutrite, per mesi, con flebo di glucosio e/o latte e biscotti. Le attività investigative hanno consentito, altresì, di accertare la perpetrazione di ulteriori ipotesi di violenza sessuale aggravata, perpetrate dal BARONE ai danni di S.F., la quale, sempre in virtù di una profonda manipolazione psicologica subita a seguito dell'interlocuzione col sacerdote e in evidente condizione di inferiorità fisica e psicologica rispetto allo stesso, è stata costretta, in più circostanze, a compiere e a subire atti sessuali, con la minaccia che, nell'ipotesi di rifiuto, sarebbe stata certamente "punita" dalla Madonna, da San Michele e da altri Angeli e Santi. Le ordinanze cautelari hanno, altresì, riguardato, TRAMONTANO Cesare e CARANGELO Lorenza, genitori della minore T.A., i quali hanno partecipato a numerosi episodi di maltrattamento, contribuendo consapevolmente e volontariamente alla realizzazione dei feroci soprusi ai danni della figlia. TRAMONTANO Cesare, infine, in concorso con il dirigente della Polizia di Stato SCHETTINO Luigi - anch'egli sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari - ha cercato, insieme al BARONE, di costringere la sorella di T.A. a ritirare l'esposto presentato presso il commissariato di Chiaiano e volto a denunciare le gravissime condotte perpetrate ai danni della minore. Lo SCHETTINO, adepto della setta riconducibile a don Michele BARONE, è stato ritenuto responsabile, in concorso, anche dei maltrattamenti subiti da T.A., non avendo impedito il protrarsi della condotta criminosa, pur avendone piena contezza e avendo l'obbligo giuridico di impedire l'ulteriore protrazione dell'evento criminale. Le indagini, sono state condotte attraverso l'escussione di numerose persone informate sui fatti, l'acquisizione di documentazione sanitaria, la realizzazione e l'acquisizione di videofilmati - anche oggetto di servizi di trasmissioni televisive - e intercettazioni telefoniche e ambientali. 

giovedì 22 febbraio 2018

ELEZIONI POLITICHE 2018: L’ITALIA E CASERTA MA ANCHE TUTTA LA PROVINCIA E’ PROPRIO LA TERRA DEI CACHI E…….NON INTERESSA PIU’ A NESSUNO VOGLIONO SOLTANTO I VOTI PERCHE’ SIAMO UNA COLONIA

Italia si , Italia no , Caserta si, Caserta no ,provincia si , provincia no , ma soprattutto Santa  Maria si , Santa Maria no. Chi dice si , chi dice no comunque..... son cachi , e se ci scappa una pizza in compagnia  o forse una pizza da solo , in totale sono due pizze e l’italia e’ questa qua ,,,,,,,  e corn servono pè magnà!!!

Siamo arrivate alla battute finali di questa campagna elettorale e come al solito escono fuori gli allarmismi perché sotto sotto…… comunque vada, tutti hanno fatto un accordo. Berlusconi con Renzi, Salvini  con Meloni  che rappresenteranno insieme un buon 20 venti per cento se Berlusconi non prenderà il 25 per cento da lui dichiarato ,  potrà sfiorare soltanto il 18, 19 per cento da solo , dicevo,  Salvini e Meloni potrebbero far l’accordo  ed anche fare l’accordo sotto banco con il movimento cinque stelle. Se qualcuno mi smentisse io dico a quello e a coloro che fanno politica nei nostri giorni da circa 20 anni , non hai capito niente !!! Perché ?1 E’ molto semplice. Di Battista e Di Maio  ( ma anche Roberto Fico non scherza )  sono diventati  l’anima del movimento, ed  hanno indole di destra perché i loro genitori sono ex di Alleanza Nazionale e nessuno lo puo’ negare e quindi nella loro educazione hanno qualche genoma di destra . Quindi se Berlusconi , che con la coalizione raggiungerà soltanto il 34 per cento , all’indomani del 5 marzo scinderà l’alleanza e con Matteo Renzi  lancia l’idea del governissimo , buttando fuori Salvini e Meloni i quali con il movimento cinque stelle avranno più del 50 per cento.
D’altra parte nella campagna elettorale e anche prima abbiamo assistito ai salti della quaglia , centristi nel pd , ex Forza Italia nel pd ,alcuni del centrosinistra nel centro destra , grillini nel pd, una grande orgia politica che negli ultimi 50 anni non è mai successa. La stessa che diventa spettacolo nella televisione , nei social , su canali telesivi via internet  dove giornalisti , direttori e conduttori diventano dei veri e propri attori in teatro quello della politica, che ogni giorno diventa sempre più ridicola dato il contesto in cui viviamo.
 A questo ci aggiungiamo che nella nostra Regione Campania alcuni politici hanno reclamizzato uno dei piatti più saporiti del meridione, la frittura di pesce.  Effettivamente in questi giorni abbiamo assistito a delle vere e propria frittura di pesce politiche,  ma cosa succede se non si giunge il quorum  del 50 percento si andra’ a votare  di nuovo???
Siamo tutti in mano del grande nonno di Arcore che se la mattina non ci cambiano  il pannolone bagnato dice soltanto fesserie.


Provare per credere 
Vergognatevi!!!!

lunedì 19 febbraio 2018

CARO MATTEO SALVINI LE SCRIVO ……. HA TRADITO I CASERTANI CHE CREDEVANO IN LEI



E’ venuto la prima volta qualche anno fa  per le elezioni amministrative ed ha “incoronato” un gruppo di giovani casertani che si affacciavano per la prima volta con idee e progetti nuovi affinché ci fosse un cambiamento radicale credendo in qualcosa di nuovo.
Tale progetto, aveva la fattività di riconoscere  Caserta e la sua provincia  lanciata  in un contesto diverso dal solito e soprattutto guardando Terra di lavoro come modello per il sud e dell’intera Regione Campania  . Oggi però torna dopo che qualche piccola incomprensione si è consumata all’interno del suo gruppo politico, poiché il gruppo che si era formato  durante le elezioni amministrative di qualche anno fa, aveva in ogni caso  guardato al suo partito e soprattutto era consapevole che i suoi indirizzi politici potessero salvaguardare l’interesse pubblico amministrativo della città e alla provincia,  avendo  detto si alla sua  formazione sotto il suo simbolo, aprendo spiragli politici che mai fino ad ora si sarebbe sognato di realizzare   da circa due anni a questa parte .
Giovani imprenditori, professionisti della giurisprudenza , cariche della pubblica amministrazione pubblica e privata, che si affacciavano per la prima volta alla vita politica  hanno detto sì  al progetto politico mettendoci faccia e nello stesso tempo autotassandosi per poter portare avanti il simbolo del suo partito, ma soprattutto la sua persona che molti meridionali vedevano lontana anni luce. 
Creare nuove  aziende, ma soprattutto dare una mano a quelle già esistenti formati da imprenditori  che hanno dato il via libera alla costituzione del gruppo, rappresentano una fattività nel cammino politico amministrativo non solo della città e della provincia ma anche a livello nazionale .
Uno di questi è appunto quel federalismo, già proclamato dallo statuto borbonico a Caserta   che avrebbe potuto avere attuazione fin dai tempi remoti, con nuove forme di reddito stabili per il territorio  e soprattutto sensibilizzare nuove famiglie  che per decenni hanno trovato una burocrazia che invece ha impedito una concreta realizzazione  .
Da circa 15 anni siamo invasi, e non è una forma di razzismo, da cittadini di altri paesi non solo africani che non versano neanche un euro nelle casse italiane ma gli diamo noi un sostentamento , ma anche asiatici sfruttando   qualche italiano,  che   è andato via dal nostro paese per una pressione fiscale troppo alta, e in quei paesi a costituire società con cittadini ed imprenditori asiatici, con leggi diverse, la sua attività tanto da arricchire anche già gli asiatici  all’inizio del terzo millennio.           Questi ultimi  dopo,  sono giunti in Italia ed hanno instaurato rapporti commerciali con organizzazione stabilmente in Italia, non con italiani , ma da soli , sfruttando   delle poco non chiare normative italiane che regolano provvedimenti alquanto dubbiosi .
 Osservi cortesemente Salvini , che  Caserta e i suoi  “ teenager” avevano creduto molto nel suo slogan “ Prima gli Italiani”  perché, come del resto lo conferma anche la storia, dal 1860 anche i meridionali fanno parte della penisola pagando notevoli tributi all’erario italiano  dove tutti, nordisti, settentrionali, meridionali ed isolani  e chi ne ha più ne metta, fanno parte del sistema elettorale italiano che, per bocca di qualcuno , volevano cancellare, ma che invece sta a qui a cercare di capire cosa è realmente successo in una città che forse non avrà nessun rappresentante del suo schieramento  all’interno del parlamento italiano. Non voglio criticare il suo indirizzo che  lei ha dato alle liste che si sono formate . Ebbene sappia che nessuno, sta a dichiarare  che ha favorito la provincia anzicchè la città, ma certamente oggi la credibilità politica amministrativa di Caserta  manca all’interno del suo partito e del parlamento.

 Ecco questo è quello che sentivo di dirle perché come casertano sono un po deluso da certi indirizzi. Spero che lei possa avere ancora credibilità          

venerdì 16 febbraio 2018

APPIA GATE2 – IL VIAGGIO FRA I COMUNI INQUISITI PER AVER OTTEMPERATO A FAVORI A PERSONAGGIO EQUIVOCI E DELLA CRIMINALITÀ. Seconda puntata

E LA PROSSIMA PUNTATA TOCCHERà A SANTA MARIA CAPUA VETERE ... DIREMO QUANTI SAMMARITANI HANNO FATTO E CONTINUANO A FARE IL DOPPIO GIOCO FACENDO GLI INFAMI COMPRESO I GIORNALISTI SAMMARITANI E CASERTANI CHE HANNO FATTO UNA BELLA FRITTURA DI PESCE PER DIRLA ALLA DE LUCA !!!
MEDITATE GENTE ...MEDITATE GENTE 

Comune di Caserta quanti episodi di malaffare sono accaduti dopo Tangentopoli !!!!


Non è facile parlare delle vicende giudiziarie avvenute per lo più nel capoluogo di provincia sia a livello comunale che a livello provinciale, ma ciò che è venuto fuori attraverso le migliaia e migliaia di pagine di ordinanze di custodia cautelare e addirittura di richieste di rinvio a giudizio che hanno corroborato le inchieste fra politica, camorra e appalti, ma soprattutto il nuovo mondo imprenditoriale nella città di Caserta  fa senz’altro capire che in questi anni c’è stata una decable anche sociale nei confronti di cittadini che avevano sperato in una vita migliore.

Il comune di Caserta si sa dopo la prima tangentopoli aveva voltato pagina ….. per modo di dire …  cercando di trovare una giusta collocazione sia dal punto di vista politico, sociale che imprenditoriale.  Invece nel 2008, il primo capo di imputazione del provvedimento di misure restrittive della libertà personale richiesto dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di personaggi politici cittadini e nazionali( lo scandalo Annunziata)  segnò la vita politica amministrativa nel centrosinistra casertano per una telefonata ad un sindaco dell’alto matesimo Enzo Bove, oggi prosciolto da ogni accusa ma che all’epoca era indagato nel filone del Provincia-gate chiusa da tempo, Carlo Camilleri imprenditore beneventano, telefonando al sindaco sul suo cellulare chiedeva di soprassedere su una multa per eccesso di velocità contestata dalla polizia municipale  del comune di Alvignano. Purtroppo il Camilleri non era a conoscenza che in quel periodo il telefono privato di Enzo Bove era sotto intercettazione , del resto anche lui ed entrambi si sono  lasciati andare a qualche chiacchera di troppo. In quel periodo dalla sala ascolti della procura della repubblica si segnalò il telefono di Camilleri ai magistrati sammaritani che indagavano e chiesero di mettere sotto intercettazione anche il telefono dell’imprenditore . Fu così che iniziarono le inchieste su Caserta, mettendo sotto intercettazione tutti quelli che avevano rapporti con l’imprenditore Camilleri,  toccando un primo palazzo quello dell’Ospedale di Caserta che allargò a livello politico quel malaffare imprenditoriale con accuse , piaceri, piacerini e soprattutto nomine direttoriali. Da quel giorno che scattò l’indagine e l’inchiesta sono passati dalla prima ordinanza circa dieci anni e  nove anni di purgatorio della  signora Lonardo e suo marito Clemente Mastella che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di Ministro della Giustizia . Fu la caduta del governo Prodi.
Da quella famosa telefonata che ha aperto una crepa sulla città di Caserta, la stessa non ha trovato pace nelle dicerie mediatiche che si sono susseguite anche nel comune e nella provincia.  Accordi, spartizioni, e tutto quello che non è mai accaduto in modo sfacciato, perché mettendo sotto controllo quel telefono dell’imprenditore  da quella intercettazioni è scattato un controllo a tappeto che talvolta si è incrociato con la Dda di Napoli  che ha richiesto le misure restrittive della libertà personale nei confronti di amministratori sia comunali , anche dirigenti dell’Ospedale di Caserta. E’ stata una vera e propria catena,   che oseremo dire, di Sant’Antonio dove tutti i personaggi politici di grido della provincia di Caserta  entravano a far parte di un connubio dove la criminalità malavitosa  dal 2008 si è messa la giacca e la cravatta e con abiti da rappresentanza entrava nei posti di potere mettendosi a disposizioni dei politici di turno  per poi esercitare quel millantato credito che  ha fatto individuare attraverso le intercettazioni, gli episodi di malaffare  che accadendo nei palazzi di potere .
Gli anni passavano e “l’astro nascente della politica casertana”, così veniva apostrofato Nicola Cosentino che dopo aver passato anni di fiorente attività camerale nella capitale d’Italia, ricopriva la nomina di sottosegretario al ministero di  economia e finanza,  conosceva il suo declino già nel 2011 quando i magistrati napoletani dopo le sue dimissioni si interessavano ai suoi movimenti politici in provincia di Caserta. Non candidandosi e dimettendosi nel 2011 non era immune da attività parlamentare e i magistrati lo accostarono alle attività illecite del clan dei casalesi. Da lì i magistrati napoletani della Dda di Napoli scoperchiarono il malaffare non solo in provincia di Caserta , ma lo allargarono alla città entrando di nuovo negli appalti dell’Ospedale  Sant’anno e San Sebastiano ( fu nominato da qualche giudice l’ospedale della camorra)  e nelle Asl ed accostarono il suo nome alla famiglia Zagaria e precedentemente anche agli Schiavone coinvolgendo  personaggi  politici regionali che oggi sono stati prosciolti dalle accuse.
Casalesi e marcianisani in sostanza si dividevano Caserta  e non a caso anche nel settore rifiuti  Caserta qualche giorno fa è stata chiamata in causa in merito a richieste di  interdittive antimafia nei confronti di società che gestiscono il servizio di raccolta dei  solidi urbani  , che guarda caso è venuto quando il titolare della DHI Alberto di Nardo ha iniziato a raccontare il sistema corruzione  e di  peculato nelle pubbliche amministrazioni che nessuna in provincia di Caserta è stata risparmiata dal malaffare forse solo qualche piccolo comune di 800 abitanti del matesino.
A questo poi ci aggiungiamo che circa due anni fa imprenditori san feliciani sono entrati prepotentemente nella città riciclando denaro proveniente da appalti illeciti con il benestare di colletti bianchi vicino alla criminalità organizzata, comprandosi attività nel centro storico di Caserta certificata da provvedimenti di misure restrittive di libertà personali nel 2017.
 Insomma Caserta per le elezioni politiche 2018 si affaccia in questo scenario politico che viene alla luce da circa dieci anni di malapolitica e dove nessuno, forse pochi oggi candidati può dire io non c’ero.

Nessuno può accreditarsi ad essere un politico che è uscito indenne da queste storie, perché tutti sapevano  ciò che accadeva in città          

venerdì 9 febbraio 2018

CARA SANTA MARIA TI SCRIVO……….. CHE BELLA FRITTURA E PESCE HANNO COMBINATO IN CITTÀ!!!


E mo a fann’ anche a Caserta.......

Arriva il governatore De luca e tutti si aspettavano che, Tonino l’avvoccato ( con due v e due c  ) e Gigino u casapullese, chiamavano Peppe la porchetta per offrire na bella frittura e pesce a tutti quelli che sono accorsi alla parata regionale amministrativa stracittadina che si è svolta ieri pomeriggio a Santa Maria Capua Vetere. Invece sembra che Tonino l’avvoccato e Gigino u casapullese si sono “ stipati “ i soldi  perchè servono per pagare qualche cena a qualche amico che non è una persona che deve far votare, altrimenti l’avvoccato incorrerebbe in un voto di scambio e lui scaltro come è lo sa bene  .
Ieri tra sorrisetti, pacca sulla spalla, qualche mano alzata come si salutava ai tempi del fascismo, si svolto l’atteso incontro per pochi intimi al Teatro Garibaldi con la popolazione sammaritana buttando quel fumo negli occhi tanto da far pensare qualcosa di sublime che non è .
 Perchè guarda caso ed è questa una cosa eclatante, il governatore De Luca dopo aver tastato l’ambiente sammaritano per invogliare la gente a votare il figlio, ( preside’ Eduardo De Filippo scriveva in una nota commedia e figl ‘ so piezz e core !!)   si è diretto presso il  monumento storico della città   l’Anfiteatro  che aspetta ancora qualche finanziamento per rimetterlo un po a posto da circa  due secoli e più ma che da due secoli non ha avuto neanche un euro , mentre Caserta dovrà fare i conti con le nuove strutture che si andranno a formare ma anche con la monezza .
Ma una domanda sorge spontanea per dirla alla Lubrano – Ma Santa Maria Capua Vetere produce munnezza da 18 anni nessuno ha pensato alla città o meglio nessuno ha pensato di dover produrre reddito visto che siamo arrivati che in alcune famiglie non si mette più il piatto a tavola e si mangiano pane e cipolla ???
 Meditate gente …. Meditate gente , forse le stelle di Negroni sono quelle più credibili ?? ma se hanno qualita’!!!

Poveri sammaritani come siamo caduto così in basso!!! Stiamo facendo la fine fine di gigino u casapullese che non tiene più credibilità a caserta , perché nessuno lo caca !! 

giovedì 8 febbraio 2018

HAPPY SLAPPING E BULLISMO QUALE È LA DIFFERENZA FRFA IL FENOMENO CHE HA RADICI ANGLOSASSONE E QUELLE ITALIANE?


QUNTE FESSERIE SONO STATW DETTE IN QUESTI GIORNI , MA NESSUNO HA DETTO COME SI COMBATTE 


Certamente è senz’altro una domanda che forse in molti non hanno approfondito, ma per certi versi i due fenomeni si assomigliano, ma una cosa è certa non è nato Italia, ma lo abbiamo importato.  
Iniziamo con il fenomeno nato per lo più alla fine del 2004 in Inghilterra e, soltanto per puro caso, si è scoperto attraverso qualche episodio che trova la sua credibilità con i migliaia di referti medici che sono stati certificati da medici dei pronti soccorsi degli ospedali inglesi e di quelli anglossassone per lo più pediatri e chirurgi.
Ma andiamo per ordine .
Inizialmente i medici e i media inglesi lo hanno apostrofato  come “ Happy Slapping” che tradotto in italiano significa “ schiaffo felice “. Questo fenomeno consisteva nell’individuare un soggetto debole , in questo caso il ragazzo indifendibile o secchione, che veniva preso di mira da ragazzacci, i quali per il solo scopo di dimostrare la loro supremazia nei confronti degli altri, commettevano episodi  tali da far credere che loro ne potessero essere orgogliosi .
Questi soggetti malcapitati, infatti, veniva burlati con spinte, termini poco felici ed addirittura malmenati e se qual volta usavano ribellarsi, venivano colpiti con arma da taglio provocando ferite per ricorrere poi alle cure sanitarie degli ospedali dove venivano soccorsi .
Molto spesso non erano soltanto i soggetti deboli maschili ad essere imbeccati da queste bande di ragazzi senza scrupoli che offendevano la reputazione dei medesimi , ma vi erano anche ragazzine adolescenti che subivano da maschietti ingalluzziti atti di violenza sessuale .
 Gli episodi prima venivano consumati in zone appartate, per lo più giardini e isolati casolari , poi gli stessi venivano addirittura eseguiti anche nelle aule di scuole prendendo di mira anche ragazzi disabili .
Il tutto veniva filmato con cellulari eppoi inviati  sui social per rendere pubblica la bravata . Questi filmati una volta inviati su you tube  venivano attraverso codici di copia,  incollati e tramessi ai telefonini dei compagni di scuola, i quali commentavano le azioni della banda.
 Questo fenomeno aveva le sue radici già nel 2004 in uno stato, quello della Gran Bretagna, che in maniera quasi nascosta non ne dava mai pubblicità.
 Queste bande per lo più prendevano spunto da una microcriminalità che agiva nei sobborghi di Londra, ma anche da facinorosi detti Hooligans, quest’ultimi conosciuti anche in Italia, non solo per aver generato la tragedia dell’Heysel , ma anche per aver sfasciato intere citta Italiane con distruzioni delle piazze , ma soprattutto generando un corpo a corpo con le forze dell’ordine:
Questa microcriminalità violenta, a poco  a poco si espandeva a macchia d’olio anche in altri stati proprio per questi filmati, foto che venivano girati in Inghilterra, fino a toccare l’Italia già fra il 2008 e il 2012 per poi posizionando le sue radici già alla fine del 2013.
 Qualcuno ha voluto individuare la serie di episodi di microcriminalità organizzata  a quelli di criminalità organizzata, per la verità dubbiosa , perché la mafia e la camorra non hanno nulla a che vedere con episodi questo genere.
A questo però ci aggiungiamo che il fenomeno che ha preso radici profonde in Italia si associa per lo più al desiderio non dell’odio, ma a quello della insoddisfazione  per lo più familiare che attraverso futili diverbi viene trasmesso in maniera distante anche ai figli,  perché la famiglia oggi è diventata motivo di scontro con le nuove generazioni, ma ciò accade anche nella pubblica amministrazione, soprattutto nelle persone che ci governano e nella vita quotidiana di tutti i giorni.
 Papa Bergoglio nel suo pontificato, ha sempre individuato nella famiglia, il perno fondamentale di una strategia del bene verso il prossimo, d’altro canto è scritto anche nei poemi cattolici.
 Allora quale è la pillola per curare questo male che imperversa la nostra penisola?
Rievocando una terzina del più grande conoscitore della lingua Italiana Dante Alighieri che indirizzava verso la Trinità cristiana , padre figliuolo e spirito santo cerchiamo di focalizzare i tre punti fermi di questo fenomeno della microcriminalità.
 In primis una regolamentazione della rete non pubblicizzando via internet  tali episodi o addirittura   oscurandoli così come i commenti che molto spesso compaiono quando vengono inviati sui social, post , foto e filmati.
 Certo la polizia postale italiana  nel terzo millennio sta avendo un gran da fare, perché internet è un dono che nonostante sia una sorta di conoscenza globale nasconde per certi versi una realtà sconosciuta.
In secundis,  un controllo del territorio monitorato. Una volta , e non so se ancora c’è questo gruppo delle forze dell’ordine , i falchi che in lungo e in largo controllavano le zone metropolitane della città con motociclette  intervenendo  qualora accadesse  qualche episodio poco chiaro . E questo inizierebbe a contrastare il fenomeno che accade nelle strade.
Infine , forse il  punto più appropriato considerate le ultime vicende accadute anche all’interno della scuola, rivedere un po’ tutto il rapporto scuola , presidi,  docenti, alunni e genitori che si instaura per il normale andamento didattico con incontri periodici in modo da capire in quale contesto vivono gli alunni della scuola e segnalando  , se ce ne sia il caso , agli assistenti sociali del comune di appartenenza qualora ce ne fosse bisogno comportamenti anomali .

E’ chiaro che anche la chiesa , le parrocchie e il mondo ecclesiastico deve  mettere  in moto una serie di iniziative affinchè i ragazzi possano vivere in condizioni sociali  omogenee.    

mercoledì 7 febbraio 2018

ASSOLTO IMPRENDITORE MATESINO DA USURA E ESTORSIONE



 Era il 18 gennaio 2012 quando   Ruggiero Di Pietro (62 anni) imprenditore nel settore del ferro in Piedimonte Matese era stato assolto dal reato di usura ed estorsione   La corte di appello di Napoli  ha confermato in appello la sentenza di primo grado ieri sera. La vicenda giudiziaria lo aveva coinvolto dopo che Vinciguerra Francesco, titolare della fallita Casa del Tramezzino e della consorte Ferrante Maria  lo avevano denunciato perché negli anni 1998-2001 avrebbe prestato centinaia di milioni di lire in cambio di tassi usurari fino al 203%. Quando i coniugi Vinciguerra non hanno più potuto far fronte al pagamento dei debito. Secondo l’accusa Di Pietro li avrebbe indotti a vendere un capannone industriale ad un prezzo stracciato (700 milioni di lire quando invece il perito del PM lo ha valutato circa 1 miliardo di lire) e senza corrispondere tutto il dovuto (avrebbe corrisposto solo 400 milioni di lire). Dopo la vendita il Di Pietro avrebbe preteso dal Vinciguerra il pagamento di ulteriori 350 milioni di lire. l'Avv. Alberto Martucci, difensore del Di Pietro. in accoglimento delle tesi,  ha dimostrato per la seconda volta  come molti assegni che il Vinciguerra ha dichiarato essere stati consegnati in pagamento furono incassati dallo stesso Vinciguerra,  ma soprattutto la corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla pubblica accusa confermando la sentenza di primo grado di assoluzione perché il fatto non sussiste.

martedì 6 febbraio 2018

POLITICA APPALTI E MAZZETTE - L’INCHIESTA ASSOPIGLIATUTTO SI INCARDINA . IL TRIBUNALE NOMINA UN PERITO PER LE INTERCETTAZIONI E FISSA L’INTERROGATORIO PER LA PROSSIMA UDIENZA DI ANTONIO SCIALDONE

E’ l’inchiesta nella quale venne ascoltata, durante le indagini preliminari, la parlamentare Maria Teresa Rossi .  
Il prossimo 21 maggio saranno sbobinati tutte le intercettazioni telefoniche e sarà la volta della deposizione di Antonio Scialdone principale accusatore di una serie di presunti reati i quali hanno dato corso ad un’indagine chiamata “ Assopigliatutto”. E’ stato infatti nominato un perito che si avvarrà della collaborazione di altre due i quali torneranno in aula dopo che avranno ascoltato migliaia e migliaia di intercettazioni avvenute sia nelle auto che ambientali    La politica e gli amministrazioni della provincia di Caserta ancora al centro delle vicende giudiziarie a cui il tribunale di Santa Maria Capua sta dando corso . Si è svolta infatti, stamattina davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’attesa udienza a carico di amministratori pubblici della provincia di Caserta davanti al Collegio giudicante presieduto dal Dottor Donatiello . Secondo il capo di imputazione della Procura della Repubblica avallato dalla firma del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere  e richiesto dai   pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nelle persone di Giorgia De Ponte ed Alessandro Di Vico di una serie di presunti reati. L’attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e  condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria e dal Reparto Operative dell’Arma dei Carabinieri di Caserta, ha consentito di portare alla luce un’ass0ciazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di turbata liberta degli incanti, corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai loro doveri d’ufficio, truffa ai danni di enti pubblici e abuso d’ufficio, tutti compiuti nel1’interesse o, comunque, a vantaggio della TERMOTETTI S.a.s. e di altre società riconducibili al gruppo TERMOTETTI, colosso imprenditoriale operante in vari settori e in varie regioni d’Italia, il cui dominus  si identifica nell’imprenditore originarie di San Potito Sannitico, Luigi IMPERADORE.
lnvero, le indagini hanno dimostrato che la TERMOTETTI S.a.s., e riuscita ad aggiudicarsi artatamente, tra il 2013 e il 2015, le gare d’appalto per l’affidamento del servizio d’igiene urbana, nonché, altre commesse pubbliche relative al delicate settore del ciclo integrato dei rifiuti, nei Comuni di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove.
E’ l’inchiesta nella quale venne ascoltata, durante le indagini preliminari, la parlamentare Maria Teresa Rossi .  

Presenti anche le parti civili come l’avvocato Pasquale Rocco che ha avuto l’incarico Dal Comune di Casagiove di presenziare tutte le udienze che si svolgeranno


APPIA GATE – IL VIAGGIO FRA I COMUNI INQUISITI PER AVER OTTEMPERATO A FAVORI A PERSONAGGIO EQUIVOCI E DELLA CRIMINALITÀ.

E’ partita la campagna elettorale per le politiche 2018 la stessa che ha lasciato alle spalle ciò che sono le ceneri della politica amministrativa trattata dai personaggi politici candidati e non   degli ultimi quattro anni.
 E’ un viaggio fra i principali comuni della provincia di Caserta che si affacciano su quella strada nazionale chiamata più comunemente Appia che si percorre quando si entra nella provincia di Caserta dal territorio beneventano e finisce all’aldilà del ponte del Garigliano toccando anche i comuni del basso matesino.
 Questa inchiesta l’abbiamo chiamata appunto Appia-gate, “lo scandalo dell’Appia” dove in questa lingua di terra si intrecciano favori, appalti corruzione e concussione legati più che altro alla microcriminalità e criminalità organizzata , dove casalesi , marcianisani e san feliciani  per non parlare dei muzzuni,  ha fatto capo una politica del territorio per lo più infangata da personaggi senza scrupolo . Molte di queste inchieste che sono partite prima dalla Dda di Napoli si sono intrecciate anche con quelle della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
 Ma per capire cosa è successo realmente dobbiamo dividere le inchieste in tre e forse quattro puntate per essere lineari e credibili anche perché ci perderemo in commenti futili e ripetiti .
In questa prima puntata ci limiteremo soltanto a tre Comuni prima di giungere a trattare ciò che è accaduto nel“cuore dell’Appia”. Inizieremo dai comuni Santa Maria a Vico,  Maddaloni e San Felice a Cancello   toccando qualche comune  al di là e al di qua dell’Appia a ridosso di Maddaloni e Santa Maria a Vico.
Iniziamo con una data eclatante quella dell’8 marzo 2016 quando la Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere svelò l’intreccio maddalonese.   Corruzione, peculato, piaceri piacerini, lesbiche e guardoni - Tutti erano al soldo di Di Nardo e De lucia con la complicita' dell'amica del cuore peraltro con una relazione certificata in Spagna.

COMUNE DI MADDALONI

Il giorno prima ma pubblicato il 8 marzo 2016, i  militari della Compagnia CC di Maddaloni, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere,  firmata dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Sergio Enea   hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere nonché agli arresti domiciliari, , nei confronti del Sindaco del comune di Maddaloni, di un assessore, di due consiglieri comunali e di un imprenditore. In particolare, è stata applicata la misura della custodia in carcere nei riguardi di:
 l.DE LUCIA Rosa, Sindaco Comune di Maddaloni; 
2. DI NARDI Alberto, titolare della ditta OHI "Di Nardi Holding Spa" ; mentre è stata adottata la misura degli arresti domiciliari nei confronti di:
3.D'ANNA Cecilia, assessore alla Cultura Comune di Maddaloni; 
4.VIGLIOTTA Giancarlo, Consigliere Comunale di Maddaloni; 
5.PASCARELLA Giuseppina, Consigliere Comunale di Maddaloni. 
Non è stato, invece, raggiunto da misura cautelare l'indagato»: VINCIGUERRA Bartolomeo, Comandante della Polizia Municipale di Maddaloni. 
Gli indagati erano  stati ritenuti responsabili, a vario titolo, di più delitti di corruzione, di due distinti tentativi d'induzione indebita a dare o promettere utilità e di peculato (artt. 319-321, 56-319 quater e 314 c.p.), come meglio di seguito precisato. L'indagine, avviata nel mese di giugno 2015, è stata incentrata sulle anomalie legate al servizio raccolta rifiuti effettuato nel Comune di Maddaloni, affidato dall'anno 2011 senza alcuna procedura di gara, alla ditta DHI srl di Pastorano (CE). L'attività investigativa ha preso l'avvio dalla denuncia sporta presso il Comando Stazione Carabinieri di Maddaloni da un imprenditore, attivo nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani, integrata dalle successive dichiarazioni da lui rese. L'indagine si è tuttavia arricchita di molteplici altri elementi, quali attività intercettative, esiti di attività di osservazione e pedinamento, che hanno consentito di ricostruire le molteplici vicende oggetto di contestazione e di confermare l'attendibilità delle dichiarazioni rese dall'imprenditore. Nucleo essenziale dell'indagine è costituito dal rapporto corruttivo instauratosi fra il sindaco De Lucia e l'imprenditore Di Nardi, che ha poi intessuto rapporti anche con i massimi esponenti dell'amministrazione comunale maddalonese. Il principale interesse che ha legato il sindaco e l'imprenditore è costituito dalle vicende relative alla proroga dell'affidamento diretto del servizio di raccolta di rifiuti alla DHI Holding Industriale s.p.a di Alberto Di Nardi che, già affidataria dello stesso servizio presso il comune di Maddaloni sin dal 19.10.2011, otteneva, nell'arco temporale dal 27.6.2013 fino al 1.10.2015, l'emissione di ordinanze di proroghe trimestrali dei lucrativi affidamenti diretti del servizio di igiene urbana ( comportanti un impegno di spesa di €.423.766,20 mensili), in modo illegittimo sia per la mancanza dei presupposti eccezionale ed urgente necessità, sia perché eccedenti i limiti massimi di 18 mesi, proroghe a cui è seguita l'illecita predisposizione del redigendo bando di gara quinquennale. L'attività d'indagine ha documentato l'esistenza di frequentazioni quasi quotidiane fra il sindaco e l'imprenditore, con incontri in luoghi riservati e hanno dimostrato come il Di Nardi sia stato una sorta di "bancomat" della De Lucia, cui costantemente e senza alcuna costrizione ma addirittura delle volte anticipando egli stesso la richiesta, elargiva alla bisogna somme di denaro e altre utilità, pur di continuare a gestire il servizio di igiene urbana, che gli ha consentito di acquisire un ingente guadagno economico. Per questi reati la sindaca Rosa de Lucia ha già pagato un prezzo la condanna a tre anni e sei mesi patteggiata davanti al tribunale di santa Maria Capua Vetere. Per la De Lucia si è conclusa la vicenda giudiziaria , ma rimane la certezza che  vi era un connubio fra comune ed imprenditori con reati di peculato e corruzione ed induzione indebita . Quindi  il comune di  Maddaloni  era un comune corrotto e un porto di mare .

COMUNE DI SANTA MARIA A VICO

Ancor prima del 7 marzo 2016 il comune di Santa Maria a Vico in data 19 giugno 2014 fu coinvolto in quella che oseremo dire una inchieste che svelò  gli intrecci tra camorra e il comune di Santa Maria a Vico, ma altre inchieste ancor prima del 2014 e ci riferiamo a quella del comune di Caserta e la sl di Caserta  svelarono l’intrecciò con la criminalitaà organizzata . ma di Caserta ce ne occuperemo nella prossima puntata.  

Nell’ambito di un’articolata indagine, ritornando alla vicenda giudiziaria del Comune di Santa Maria a Vico -  coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta il 19 giugno 2014  hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di amministratori pubblici del Comune di S. Maria a Vico ed imprenditori collegati al clan camorristico dei “Belforte” di Marcianise resisi responsabili dei reati diturbata libertà degli incanti e corruzione, tutti aggravati dal metodo mafioso.
L’attività investigativa, sviluppatasi attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video, servizi di osservazione e pedinamenti, nonché riscontri di natura documentale, è inquadrata nell’ambito del procedimento che aveva  già consentito al GIP del Tribunale di Napoli di emettere 36 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettanti soggetti, in quattro diverse operazioni susseguitesi nei mesi scorsi e che oggi vede l’ esecuzione di altri 6 provvedimenti cautelari. Le indagini erano  scaturite a seguito di nuovi elementi emersi dall’ultima esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, precisamente da alcune confessioni e dichiarazioni di diversi indagati nell’ambito della stessa attività di indagine, supportate dalle attività tecniche eseguite e dagli accertamenti di natura documentale effettuati, da cui è stato possibile acclarare nuove responsabilità in capo ad alcuni soggetti già arrestati che hanno contribuito negli affari illeciti delle ditte riconducibili a GRILLO Angelo e quindi all’ imprenditoria facente capo al Clan “Belforte” di Marcianise.

Dalla attività di indagine in argomento si è dimostrata l’esistenza di un giro di “favori” tra il Colonnello PISCITELLI Angelo e di suo cognato, l’assessore del Comune di Santa Maria a Vico Savinelli Ernesto, con GRILLO Angelo e Roberto, concretizzatosi nell’assunzione di alcuni parenti dei primi due, nella ditta FARE L’AMBIENTE, in cambio dell’aggiudicazione della gara d’appalto per il servizio di igiene urbana per quel comune configurando così il reato di corruzione aggravato dall’ aver favorito il clan Camorristico marcianisano.

 




COMUNE DI SAN FELICE A CANCELLO
Il 30 settembre 2016 il terremoto giudiziario e politico a San Felice a Cancello ed in provincia di Caserta - 21 misure restrittive per sindaco e politici ed imprenditori.
Nell’ultimo giorno di settembre 2016 , i Carabinieri della Compagnia di Maddaloni hanno posto in esecuzione un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di S. M. Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di amministratori, funzionali, impiegati del Comune di San Felice a Cancello, del comandante della polizia municipale, nonché di imprenditori, alcuni dei quali operanti nel settore dei rifiuti, per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti di pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione. Fra gli altri, sono stati contestati fatti di corruzione, di falso in atto pubblico, di turbativa d'asta, ancora una volta legati alla gestione dei rifiuti. In particolare, è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere nei riguardi di: 1. De Lucia Pasquale, consigliere provinciale e sindaco del comune di San Felice a Cancello; 2. Auriemma Felice, responsabile ufficio tecnico comune di San Felice a Cancello: 3. De Lucia Andrea, imprenditore: 4. Scarano Francesco, Comandante polizia municipale; 5. Petrone Francesco, vicesindaco e assessore all'ambiente; 6. Basilicata Antonio, responsabile settore rifiuti; 7. Balsamo Massimo, imprenditore settore rifiuti; 8. De Lucia Clemente, consigliere comunale; mentre, è stata adottata la misura degli arresti domiciliari nei confronti di: 9. Di Giunta Rita Emilia Nadia, Dirìgente della provincia di Caserta, amministratore delegato "Terra di Lavoro" Spa, tesoriere della Fondazione "Campania Futura". 10. Nuzzo Antonio, imprenditore; 11. Chersoni Roberto, imprenditore settore ristorazione; 12. Chersoni Francesco, imprenditore; 13. Chersoni Antonio, imprenditore; 14. Chersoni Carlo, imprenditore: 15. Papa Vincenzo, consigliere comunale; 16. Perrotta Luigi Raffaele, imprenditore; 17. Perrotta Giuseppe, imprenditore: 18. Schiavone Antonio, imprenditore: 19. Schiavone Salvatore, imprenditore; 20. Russo Annamaria, imprenditore: 21. De Rosa Giuseppe, imprenditore. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere (art. 416 c.p.), finalizzata alla commissione di una serie indefinita di fatti di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (319 c.p.), di falsità ideologica (art. 481 c.p.), di concussione (art. 317 c.p.), di finanziamento illecito dei partiti (art. 7 1. 1974 n. 195), di falsità materiale commessa dal P.U. in atti pubblici (art. 476 c.p.), di falsità ideologica commessa dal P.U. in atti pubblici (art. 479 c.p.), turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) e truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, comma 2, c.p.) e abusi di ufficio. Le investigazioni sono state avviate nel dicembre 2013 a seguito dell'esplosione di un ordigno artigianale nella frazione Polvica del Comune di San Felice a Cancello (CE), che danneggiava il vivaio di proprietà dell'aggiudicatario dei lavori di posizionamento di piante ornamentali in quel centro, la ditta "Ever Green" facente capo a DRAGONE Luigi. L'indagine, immediatamente avviata, consentiva di disvelare una fitta trama di rapporti di natura criminale, coinvolgente esponenti del mondo politico (titolari di cariche elettive e non), del settore amministrativo del Comune di San Felice a Cancello, nonché dell'immancabile settore dell'impresa privata. Le complesse e articolate indagini sono state condotte dai CC della Compagnia di Maddaloni, coordinate dalla Procura di S. Maria Capua Vetere, lungo l'arco di circa diciotto mesi; esse sono consistite, fra l'altro, nella predisposizione di accurate consulenze tecniche e di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché nella espletamento di numerosi interrogatori ed audizioni di persone informate sui fatti e nella effettuazione di accurati servizi di pedinamento ed osservazione dei soggetti indagati. Nel corso dell'attività sono stati riscontrati numerosi illeciti compiuti, nel ultimi anni, da esponenti politici e dirigenti dei settori strategici del Comune di San Felice a Cancello (Settore Ecologia e Ufficio Tecnico e Lavori Pubblici) nella gestione delle gare di appalto e nel rilascio di varie autorizzazioni amministrative (in particolare permessi a costruire).

Prima puntata 

lunedì 5 febbraio 2018

CASAGIOVE - RUBO' UNA BORSA PROFESSIONALE AD UN AVVOCATO ATTRAVERSO UN CONGEGNO - CONDANNATO A DUE ANNI E MEZZO DI RECLUSIONE

Aveva rubato una borsa professionale ad un avvocato.  Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere sezione staccata di Caserta lo ha condannato a due anni e mezzo di reclusione L’uomo Tullio Calise, attualmente detenuto,  era stato posto in stato detentivo in data 28 luglio 2017 dopo che  il 13 aprile 2017. in Casagiove (CE), nei pressi del Royal Bar, ubicato in via Nazionale Appia, mediante l’uso di uno Jammer, dopo aver impedito la chiusura delle portiere di un’autovettura appena parcheggiata asportò, dall’abitacolo, una borsa in similpelle allontanandosi poi a bordo di altra autovettura condotta da un complice, rimasto sconosciuto.Gli investigatori erano giunti al CALISE dopo aver acquisito le immagini della video sorveglianza di un negozio attiguo al bar e dopo aver sviluppato ulteriori approfonditi accertamenti sull’autovettura FIAT Panda utilizzata per la fuga.

giovedì 1 febbraio 2018

ORDINE DEGLI AVVOCATI SANTA MARIA C.V.: SI DIMETTE OTTAVIO PANNONE, ENTRA IL GIUDICE TRIBUTARIO ANTIMO DI RESTA

 Ordine degli avvocati di Santa Maria CV, si cambia ancora.  Sono state un fulmine a ciel sereno le annunciate dimissioni dell’avvocato Ottavio Pannone casertano doc , che ricopre oggi la carica di giudice della Corte di Appello di Roma . Al suo posto entrerà l’avvocato Antimo Di Resta  che ricopre oggi la carica di Giudice tributario presso la Commissione  Provinciale Tributaria di Caserta . Il Tutto sarà ratificato domani pomeriggio alle ore 14.30 nella seduta del consiglio dell’ordine degli avvocati che si svolgerà presso il Palazzo di Giustizia di Santa Maria Capua Vetere dopo che alle ore 13.00 i giovani avvocati avranno prestato giuramento davanti ai giudici collegiali del tribunale. C’è molta attesa per il consiglio direttivo dell’ordine degli avvocati di santa marai Capua Vetere poiché la ratifica dovrà in ogni caso aumentare il gruppo dell’Unione Avvocati di cui Elio Sticco insieme a Rosanna Raucci , e Patrizia Cianni ne fanno parte . Sembra che proprio le dimissioni di Ottavio Pannone generanno un posto in più in quota unione avvocati , poichè la volta scorsa con le dimissioni dell’avvocato Pacelli , al suo posto è entrata l’avvocato Gravina.  Quindi nuovi assestamenti vi saranno nel consiglio dell’ordine poiché oltre alla schiera di avvocati già all’opposizione oltre ai Sticco, Raucci, e Cianni,ma anche  Sciaudone , Basilica, Alois, Gravina ,  Russo  e nobis che fanno parte di un’altra coalizione si aghiugerà se non ci saranno soprese anche quella dell’avvocato Antimo di Resta. Quindi bisognerà aspettare domani pomeriggio per capire se vi sarà una nuova maggioranza o addirittura i dieci consiglieri saranno questi sopra elecanti. C’è da dire  anche che,  attualmente, esiste  un gruppo di avvocati che ratifica i provvedimenti consiliari e altri invece che ne fanno un controllo.  Per capirci di più ecco la nuova griglia del consiglio dell’ordine con in neretto i consiglieri che operano nel controllare l’operato del consiglio che ha vinto le elezioni due anni or sono.

 Consiglio in Carica

Presidente:
Avv. Carlo Grillo
Vice Presidente:
Avv. Francesco Buco
Segretario:
Avv. Ruggero Maria Pigrini
Tesoriere:
Avv. Pierluigi Basile


Consiglieri:
Avv. Vincenzo Agata

Avv. Raffaella Alois

Avv. Luciana Teresa Basilica

Avv. Patrizia Cianni

Avv. Anna Fruggiero

Avv. Bernardino Lombardi

Avv. Guido Lombardo

Avv. Gloria Martignetti

Avv. Pietro Mercone

Avv. Giacomo Nobis

Avv. Gravina

Avv. Mario Palmirani

Avv. Antimo Di Resta

Avv. Rosanna Raucci

Avv. Adolfo Russo

Avv. Massimo Sciaudone

Avv. Elio Sticco